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La cronaca odierna riporta la notizia che il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza ha acquisito documenti nei quali si identifica tra il personale del centro di riabilitazione #Osmairm di Laterza (Ta), la suocera e la moglie dell’assessore al Turismo pugliese, Gianfranco Lopane.

L’amministratore della società “Armonia Immobiliare”, che fornisce servizi di cucina e lavanderia al centro di riabilitazione Osmairm, è l’assessore al Turismo pugliese Gianfranco Lopane, la cui società percepisce per tali servizi circa 30 milioni di euro all’anno dalla Regione Puglia (https://shorturl.at/fkPX6).

La magistratura verificherà, quanto le cronache riportano, ma i casi giudiziari che stanno emergendo al comune di  Bari, come in regione Puglia, ci restituiscono un sistema che  direttamente o indirettamente riconduce ad una gestione politico-amministrativa quantomeno opaca. Ciò ripropone il tema della degenerazione dei partiti rispetto ai fini costituzionali riconosciuti  e sanciti in Costituzione e la loro ragion d’essere.

Una problema mai sopito, comunemente definito “questione morale”, a cui sinora nessun codice etico di autoregolamentazione interno ai partiti è riuscito a dare una risposta convincente. Va detto, che il fenomeno attraversa trasversalmente tutti i partiti e coinvolge l’intero Paese.

Personalmente sono certo dell’estraneità di Michele Emiliano nelle vicende giudiziarie che stanno interessando la regione Puglia, così come, sono convinto dell’onestà e quindi estraneità di Antonio Decaro per quelle del Comune di Bari, ma non possiamo negare l’esistenza di un #casoBari e un #casoPuglia, entrambi accomunati da un “fil rouge“ politico  di gestione ventennale del potere.

La democrazia è un sistema politico delicato che deve guardarsi da due fattori: lo scontro ideologico perpetuo, molto spesso frutto del “gioco delle parti” e l’assuefazione. Essa, la democrazia, deve accettare l’idea che un ricambio di élite politiche idonee a governare non è una sciagura ma un evento normale del funzionamento di un sistema democratico rappresentativo. Finanche auspicabile.

E’ lungo il crinale di tale dualismo che dobbiamo individuare un sentiero percorribile, pur se complicato e stretto. Impedire il ricambio, da un lato esaspera i toni ideologici dello scontro, dall’altro espone le forze politiche a promuovere alleanze e compromessi che potrebbero produrre successivamente gli effetti degenerativi della politica, come quelli a cui purtroppo stiamo assistendo.

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