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support Ucraina

L’Assessore ai Servizi Sociali Tania Di Lella raccoglie l’appello e, coordinandosi con l’Associazione Italo-Ucraina di Puglia e Basilicata, avvia la raccolta di medicinali, abiti e beni alimentari per il popolo ucraino.

Chi volesse donare può farlo recandosi presso il Centro Anziani in Piazza Plebiscito a Modugno dove è stato allestito un punto di raccolta che resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16:30 alle ore 18:30.

Oggi 8 marzo alle 16.30, ricordiamo che in Parco San Pio ci sarà un momento solidale di raccoglimento in favore dell’Ucraina, a cui seguirà una fiaccolata per le vie della città.

Ma va anche detto che non possiamo affrontare la crisi umanitaria in atto solo con fiaccole e riflessioni. Il centro di raccolta viveri e medicinali è un passo importante ma non sufficiente. Ne servono altri considerando che milioni di persone sono in fuga dall’Ucraina verso luoghi sicuri in Europa. Abbiamo l’obbligo morale di raccogliere l’allarme lanciato dall’ONU e organizzare in fretta un sistema di accoglienza ed ospitalità per le migliaia di rifugiati ed evitare di farci trovare impreparati. Non possiamo lasciare la crisi nelle mani dell’improvvisazione o peggio ancora affidarla unicamente alla  sensibilità dei singoli. Serve un punto di sintesi (Unità di Crisi?) e di coordinamento istituzionale che allerti e coordini la Protezione civile locale, interagisca con le organizzazioni internazionali (Caritas, Croce Rossa, Save the Children, UN Refugee Agency (UNHCR)), affianchi il mondo del volontariato e dell’associazionismo, delle parrocchie e dei privati. Insomma serve organizzare la logistica dell’accoglienza.

Curioso, inspiegabile, persino deludente il comportamento dei singoli consiglieri comunali sul piano istituzionale, dove non c’è stata nessuna presa di posizione rispetto alla crisi ucraina in atto. Nessun consigliere comunale, dico “uno”,  che abbia avuto la sensibilità di presentare una mozione di “condanna dell’aggressione al popolo ucraino, etc., etc”.  Uniti nel silenzio, maggioranza e opposizione, Eppure le occasioni per farlo non sono mancate. Unica eccezione il sindaco Bonasia che intervenendo nell’apertura dei lavori del Consiglio comunale dello scorso 4 marzo, ha ricordato la guerra ai confini con l’Europa e invitato tutti a partecipare alla manifestazione dell’8 marzo per la pace e sostegno al popolo ucraino.

Mi auguro che il prossimo consiglio comunale sia quello “giusto” e si approvi una mozione di censura dell’aggressione e solidarietà al popolo ucraino. Ma per farlo serve un consigliere comunale di “buona volontà”. Serve cioè un atto politico-istituzionale che resti nel tempo a futura memoria, se vogliamo sostanziare il principio affermato nello Statuto comunale, dove recita che “Il Comune, conformemente con i principi della Costituzione Repubblicana e con le norme internazionali, riconosce nella pace un diritto delle persone e dei popoli, ne promuove la cultura unitamente a quella della Vita, della Solidarietà e dei Diritti umani.” (Art. 3  comma 2 Statuto comunale).

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