
L’amministrazione comunale ha organizzato alcune iniziative per “invitare a riflettere su quello che sta accadendo in Ucraina ed abbattere il muro dell’indifferenza“. Per questo il prossimo 8 marzo a Parco San Pio dalle 16.30 ci sarà un momento solidale di raccoglimento a cui seguirà una fiaccolata per le vie della città.
La crisi umanitaria in atto travolgerà centinaia di migliaia di persone, alcuni analisti parlano di milioni e si protrarrà per mesi, forse per anni.
Pensiamo di affrontarla solo con fiaccole e riflessioni?
La chiesa operosa, quella di Don Bosco per intenderci e l’arcipelago dell’associazionismo modugnese, come sempre sono pronte a mettersi in gioco e dare il loro contributo, ma serve organizzare la raccolta di medicinali, beni alimentari di prima necessità, abiti, coperte, approntare la logistica e il coordinamento con le organizzazioni internazionali (Caritas, Save the Children, Croce Rossa, UN Refugee Agency (UNHCR).
Per far ciò è necessario un punto di sintesi (Unità di Crisi), che coordini tali attività. Serve allertare la Protezione civile e pensare ad un piano di accoglienza ed ospitalità per i rifugiati e profughi, che certamente arriveranno anche qui da noi e non possiamo farci cogliere impreparati.
Abbiamo un pò di tempo, evitiamo di perderne altro, di lasciare la crisi nelle mani dell’improvvisazione o peggio ancora, affidarla unicamente alla sensibilità dei singoli.
E’ auspicabile altresì un atto politico-istituzionale di censura dell’aggressione e solidarietà al popolo ucraino, che resti impresso nel tempo a futura memoria, se vogliamo sostanziare il principio affermato nello Statuto comunale, dove recita che “Il Comune, conformemente con i principi della Costituzione Repubblicana e con le norme internazionali, riconosce nella pace un diritto delle persone e dei popoli, ne promuove la cultura unitamente a quella della Vita, della Solidarietà e dei Diritti umani.” (Art. 3 comma 2 Statuto comunale).