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Sophie Scholl
Sophie Scholl

E’ un luogo comune pensare che tutto il popolo tedesco aderì al nazional-socialismo di Hitler.

Non fu così. C’erano segmenti della società che lo hanno avversato. Alcuni con forme di nicodemismo politico dissimulando l’obbedienza al Terzo Reich; altri praticando forme di dissidenza politica e disobbedienza civile, come il caso de “La Rosa Bianca” (Die Weibe Rose), un gruppo di giovani studenti universitari di Monaco, che si opposero al nazional-socialismo, sacrificando le proprie vite.

Tra questi vi era Sophie Scholl, una ragazza di 21 anni, l’unica donna del gruppo. Sophie venne arrestata Il 18 febbraio 1943, insieme a suo fratello Hans mentre distribuiva volantini antinazisti all’università di Monaco. 

Nei giorni a seguire l’interrogatorio da parte della Gestapo. Sophie mente e nega, ricorre a strategie, sembra cedere ma si riprende con rinnovata forza, fino a quando cede. Arriva la confessione e l’ultimo disperato tentativo di proteggere il fratello ed i compagni della Rosa Bianca conquistano il cuore dell’ufficiale della Gestapo che le offre una via d’uscita, ma ad un prezzo: tradire i suoi ideali. Sophie rifiuta l’offerta: “Non solo l’ho fatto. Ma sono orgogliosa d’averlo fatto”, dirà prima di affrontare il patibolo.

Venne ghigliottinata dopo un processo farsa. La sua colpa è stata quella di aver inneggiato e praticato la libertà di pensiero.

Di quel gruppo, facevano parte, oltre ai fratelli Hans e Sophie Scholl, Alexander Schmorell, Willi Graf,Christoph Probst e Kurt Huber, il loro professore di filosofia e musicologia all’Università di Monaco.

In occasione del centenario dalla nascita di Sophie Scholl, le studentesse e gli studenti del liceo linguistico “Sophie M. Scholl” di Trento in collaborazione con il Teatro delle Garberie, Rosa Bianca, Associazione Dismisura, Weisse Rose Stiftung,  hanno preparato la “Carta della Resistenza Civile“, una proposta etico-civile, identificando alcuni punti di impegno  per agire e promuovere un cambiamento nella società.

Seguendo l’esempio delle ragazze e dei ragazzi della Rosa Bianca,  ci impegniamo a:

Non essere spettatori indifferenti di fronte ad una situazione di ingiustizia, ma agire per cambiare  la situazione anche se non ci riguarda personalmente;

Uscire dalla “tranquillità esistenziale”: responsabilità e sensibilizzazione possono cambiare la mentalità delle nuove generazioni;  

Essere consapevoli delle realtà europee ed internazionali nel rispetto delle diversità; istruirci per istruire: per ottenere la libertà devi conoscere; 

Non vivere in maniera passiva ma essere più partecipi nelle questioni sociali;  

Rispettare la dignità delle persone attraverso la conoscenza del loro passato e delle loro storie;  

Conoscere la storia per leggere il presente con senso critico e per non vanificare l’operato di chi ci ha preceduto;  

Sostenere e promuovere un’informazione imparziale e veritiera senza farsi manipolare, analizzando più fonti che siano attendibili e non di parte;

Costruire legami solidi per combattere l’individualismo;  

Sostenere con fermezza le nostre idee nel confronto con gli altri;

Coltivare la libertà di esprimere la propria personalità e il proprio dissenso, di andare controcorrente, di conoscere senza censure, di perseverare nelle proprie idee e convinzioni.

Sostenete e diffondete la Carta della resistenza civile.

Le ragazze e i ragazzi delle classi 5A e 5B del Liceo linguistico Sophie Magdalena Scholl di Trento

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