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Il Consiglio regionale ha appena approvato con voto unanime, la legge in materia di “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei Luoghi della Memoria e degli Archivi storici di Puglia.
Un’ iniziativa legislativa proposta nel giugno scorso dal consigliere Vincenzo Colonna, per la promozione, la conoscenza, la tutela e la fruizione di Luoghi che, in epoca contemporanea (in particolare nel corso del Novecento), sono stati teatro di vicende di grande rilievo storico tanto da divenire elementi costitutivi del nostro patrimonio culturale e identitario, e, per l’altro, di Archivi storici e Centri di documentazione, pubblici o privati, che conservano e gestiscono nel territorio regionale il patrimonio documentale e archivistico relativo al medesimo periodo storico.
La legge, quindi, nasce dall’esigenza di mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare, per le generazioni attuali e per quelle future, la memoria di fatti e accadimenti avvenuti nel territorio pugliese (soprattutto con riferimento ai due conflitti mondiali del secolo scorso) e che sono da considerarsi determinanti per l’assetto e lo sviluppo democratico della Repubblica Italiana e della nostra Regione.
L’obiettivo è quello di consolidare quel patrimonio immateriale collettivo che è elemento essenziale per la coesione e per il progresso della comunità regionale, con l’auspicio che quest’ultima, conscia di avere un substrato valoriale comune, possa guardare con maggiore consapevolezza di sé al futuro.
Una iniziativa di alto valore sociale, educativo e formativo, finalizzata a promuovere e sostenere attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio identitario, culturale, storico e politico, rappresentato da tanti “Luoghi della Memoria” presenti nel territorio regionale come ad esempio, alla “Casa Rossa” di Alberobello (che dall’estate del 1940 e sino al settembre del 1943 fu luogo di detenzione per ebrei), all’ex Pastificio Mulino di Alfredo Pagano a Gioia del Colle adibito a Campo di concentramento , al “Campo P.G. 65” di Altamura (durante la 2^ guerra mondiale per i prigionieri alleati e poi, nel dopoguerra, centro per i profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, dall’Africa), al “Campo P.G. 75” di Torre Tresca a Bari, senza dimenticare il campo di concentramento e confino alle Isole Tremiti, il “Museo della memoria e dell’accoglienza” di Nardò o i luoghi legati alla “Guerra Fredda” nella Murgia, solo per citarne alcuni.
Oltre a questi luoghi simbolici, la legge punta a valorizzare gli archivi e i centri di documentazione che conservano testimonianza di eventi o figure che hanno segnato la storia contemporanea della Puglia e della sua Comunità, come, ad esempio, quelli della “Fondazione Di Vagno”, della “Fondazione Gramsci”, dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea “Tommaso Fiore”.
Luoghi e Archivi che meritano di essere conosciuti, preservati, valorizzati e fruiti, attraverso progetti specifici che consentano anche di aprirli al territorio, facendoli conoscere ai tanti che, probabilmente, pur vivendo a poca distanza, ne ignorano perfino l’esistenza.
Tra l’altro in Regione Puglia è in corso di realizzazione la misura regionale dedicata ai “Luoghi della Memoria” e agli “Archivi Storici”, contemplata nell’ambito del programma “La Cultura si fa Strada”, che dà attuazione ad una norma da me già introdotta nella legge di stabilità 2019 (art. 49 della l.r. 67/2018).
Con la legge approvata dal Consiglio, la Regione Puglia punta a rendere sistematico e continuativo, anche per i prossimi anni, l’impegno su questi temi.

Scarica la legge: http://www.paparella.it/download/legge_luoghi_memoria.pdf

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