La storia è fatta anche da piccoli segni, come i Cippi posti lungo le strade statali o provinciali che segnalano delle vere e proprie promenade. Cammini lungo i quali si possono generare magiche sintonie di eventi succeduti nel tempo e che, nel loro divenire, raccontano contesti di eccezionale bellezza. Epopee di ingegno umano, servito per modellare la natura, adeguandola alle necessità, agli usi e costumi di una comunità.
E’ il caso del cippo che indica la Strada statale 98 Andriese-Coratina, in parte coincidente con l’antica via Minucia, che improvvisamente ci ritroviamo davanti nelle nostre faccende quotidiane desiderosa di raccontarci del suo passaggio, e con essa, di merci e mercanti, idee e pellegrini.
La strada statale 98, venne istituita con la Legge del 17 maggio 1928 n. 1094. Partiva da Cerignola e procedeva in direzione sud-est, toccando i centri abitati di Canosa di Puglia, Andria, Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Bitonto per giungere e terminare a Modugno. La lunghezza complessiva è di 81.700 km.
Col tempo, per una serie di circostanze, ivi compreso l’istituzione della nuova provincia Barletta-Andria-Trani, la SS 98 Andriese-Coratina è stata declassata a strada provinciale 231 Andriese Coratina nel barese e strada provinciale 95 bis Estramurale di Cerignola nel Foggiano. Mentre dal 2 aprile 2010 la Giunta Provinciale della Barletta-Andria-Trani, ha stabilito con la nuova numerazione delle strade provinciali del territorio, di rinominarla in SP 2, ma solo a partire dal km 38.600, praticamente dove è ubicata la casa cantoniera.
Modugno, come indicato sul cippo terminale dell’ANAS, posto lungo il prolungamento di Corso Vittorio Emanuele, nel punto in cui la strada assume il nome via Bitonto, segna la progressiva chilometrica “Km. 68.306”, cioè la distanza che intercorre da Cerignola, inizio della SS 98, al punto in cui è collocato il cippo terminale.
Il manufatto è un pilastro in pietra calcare in forma di parallelepipedo con gli angoli superiori smussati. Misura 100 cm di altezza, 50 di larghezza e 25 di spessore. E’ orientato in senso Nord Sud, mentre le sue coordinate geografiche sono Latitudine 41.0833, Longitudine 16.7780
Sulla facciata prospiciente via Bitonto (lato nord) è presente l’incisione: “ANAS, STRADA STATALE N.98 ANDRIESE-CORATINA”, mentre su ambo i lati è inciso la progressiva “Km 68.306”. La parte superiore e posteriore non presenta alcuna iscrizione.
Percorsi pochi metri sullo stesso lato destro della strada, in direzione Bari, facendo attenzione a non inciampare, notiamo un’altro cippo in pietra calcare. La sua forma a tronco di piramide ha la base inferiore che misura 50 cm x 25 cm e altezza 55 cm, mentre la base superiore con gli angoli smussati è di 50 cm x 16 cm. Orientato in senso Est Ovest ha coordinate geografiche Latitudine 41.0834 e Longitudine 16.7790.
A cosa si riferisce e cosa rappresenta quel “117” scritto a caratteri cubitali su entrambe le facciate?
In attesa di scoprirlo la nostra irrefrenabile immaginazione e voglia di sognare corre veloce chissà dove!
P.S.
Dopo la pubblicazione del post un amico mi scrive e precisa che la vecchia strada SS 96 che parte da Bari via Bruno Buozzi, attraversa Modugno corso Vittorio Emanuele intersecando con l’innesto della vecchia SS 98, per terminare a Tolve (PZ), passando per Altamura.
L’enigma è svelato!
Infatti, la pietra (chilometrica) con il numero 117, non può che indicare la distanza da Tolve.
È una pietra che prima veniva collocata ad ogni chilometro, considerando il fatto che prima si attraversavano i centri abitati. In sostanza si tratta di pietre miliari diventate rare, quella citata sopravvive perché collocata in città, ma maggior parte delle altre sono andate disperse o collocate in qualche villa privata.
Lo stesso dicasi per quelle ottometriche espresse in cifre romane, molto più piccole, poste ad ogni 100 metri sui cigli delle strade.
Quando non esistevano i navigatori o cellulari, quella segnaletica stradale era di vitale importanza sia per orientarsi che per rilevare esattamente la posizione in caso di incidente stradale.