Per sgombrare il campo da ogni fraintendimento, questa rassegna di medaglioni del pittore Antonio Longo va letta non in chiave politica, né come l’esaltazione o l’omaggio ad alcuni cittadini modugnesi, bensì come un tributo al nostro Paese, una specie di “amarcord” felliniana.
Un contesto sociale, infatti, è formato da uomini di ogni genere, che nel bene e nel male, nell’illustrazione o nell’impoverimento dell’immagine di un luogo fanno di esso quello e solo quello, irripetibile e vario nella sua connotazione.
Ed ecco nella rassegna il professionista e l’artigiano, l’appartenente ad un illustre casato e l’uomo della strada, il povero smemorato e colui che ha. dato lustro al paese portando il suo nome fuori dalla cerchia delle nostre mura, o colui che, pur non rappresentando nessun valore particolare, è subito riconoscibile per un suo lavoro, per certi suoi atteggiamenti, per un suo porsi in modo unico nel tessuto sociale modugnese.
Quindi nessuna discriminazione, né esaltazione dell’uno o dell’altro, ma solo la riproduzione di ciò che ha colpito per qualche verso la sensibilità dell’artista trasfigurando nel mondo fantastico della sua pittura tipi, figure, personaggi, appartenenti a Modugno, che hanno attraversato questo secolo ormai al suo imbrunire.
Antonio Longo si rammarica di aver omesso tanti altri uomini, che in questa galleria sarebbero stati degni rappresentanti del Paese; purtroppo lo spazio e il tempo tiranno lo costringono a rimandare ad una prossima tornata la loro presenza, che già vive nella sua mente.
Anna Longo Massarelli